L’otoplastica è un intervento chirurgico che permette di corregge le orecchie ad ansa, popolarmente note come “orecchie a sventola”, e talvolta orecchie troppo grandi o maldisegnate. Può essere eseguito anche su pazienti in fase di crescita, a partire dai 6/7 anni d’età: scelta consigliabile, per evitare al bambino problemi psicologici durante il periodo scolare. Le orecchie ad ansa sono un inestetismo molto comune, di origine congenita, caratterizzato da un padiglione auricolare molto prominente, completamente staccato dalla testa, o in casi estremi quasi perpendicolare ad essa.
FASE PREOPERATORIA
Prima di intervenire il chirurgo deve accertarsi se oltre al problema della prominenza esista anche qualche altra irregolarità a livello anatomico (sproporzione dei lobi, eccessiva ampiezza della conca auricolare).
ESAMI PRE INTERVENTO E TERAPIA FARMACOLOGICA
Prima dell’intervento è necessario sospendere l’assunzione di farmaci contenenti acido acetilsalicilico (es: Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Cemerit, Vivin C, ecc…), che fluidificano il sangue esponendo al rischio di eccessivi sanguinanti in sala operatoria; è bene inoltre eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell’intervento. Il paziente deve inoltre sottoporsi ai normali esami di routine: emocromo, ves, glicemia, transaminasi, creatinina, CPK, PTT, tempo di protrombina, elettrocardiogramma basale. A titolo preventivo, viene prescritta l’assunzione di un antibiotico per 5-6 giorni, a partire dalla sera precedente all’intervento.
TECNICA OPERATORIA
La correzione delle orecchie viene realizzata grazie a una tecnica che agisce sulla cartilagine auricolare, che viene modellata e avvicinata alla testa. L’intervento comporta un’incisione nascosta nella plica retro auricolare, quindi l’asportazione di una losanga di cute. Successivamente si interviene sulla cartilagine, praticando delle incisioni che permettono di ottenere un ripiegamento naturale.La cartilagine è poi fissata al cranio con alcuni punti di sutura non riassorbibile che garantiscono un risultato permanente anche nel tempo.
PERIODO POSTOPERATORIA
Svanito l’effetto dell’anestetico, è normale l’insorgere di modesti dolori che impediscono talvolta di dormire sul fianco. L’uso di antalgici minori è sufficiente per alleviare la sensazione di fastidio. La degenza in clinica è di alcune ore, dopo di che il paziente può ritornare a casa. La prima medicazione post-intervento avviene il giorno dopo e la benda compressiva va mantenuta per almeno 1 settimana, specialmente durante la notte. Il risultato è decisamente soddisfacente e conforme al piano operatorio stabilito. L’esito definitivo non sarà visibile prima delle 3/4 settimane, quando il gonfiore sarà passato quasi del tutto.
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