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Idrossiapatite di calcio

Com’è noto, col passare degli anni l’organismo produce sempre meno sostanze in grado di mantenere la pelle tonica, idratata e piena. Allo stesso modo, vari fattori legati allo stile di vita, come un forte dimagrimento o la prolungata esposizione ai raggi solari, possono far insorgere rughe anche sul viso di persone giovani che normalmente non ricorrerebbero alla medicina estetica.
I filler costituiscono sicuramente il metodo migliore e meno invasivo per ridurre la quantità e la profondità delle rughe, contrastare ptosi (lassità) cutanee di lieve entità e ottenere un viso più giovane e fresco.
La medicina estetica è in continua evoluzione e la ricerca di materiali sempre nuovi permette di trovare soluzioni personalizzate per ogni paziente e ogni esigenza. L’acido jaluronico, sostanza che il nostro organismo produce naturalmente ma in quantità sempre più ridotte con l’incedere degli anni, è ad oggi il filler più utilizzato in medicina estetica. In tempi recenti, tuttavia, è apparso sul mercato un altro filler innovativo e ugualmente innocuo: l’idrossiapatite di calcio.

CHE COS’E’?
Il filler di idrossiapatite di calcio è composto al 55% da microsfere di ioni di calcio e fosfato, già presenti nelle ossa e nei denti, e da una soluzione acquosa in gel. Prima di essere utilizzato in medicina estetica, questo prodotto veniva impiegato in chirurgia e odontoiatria: essendo infatti biocompatibile al 100%, è atossicoanallergico e totalmente sicuro per l’organismo.
Viene utilizzato appunto per il rimodellamento del viso, per riempire e levigate le zone che si sono svuotate a causa di dimagrimenti importanti o dell’età.

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COSA CAMBIA RISPETTO ALL’ACIDO JALURONICO?
La calcioidrossiapatite non è liscia e viscosa come l’acido jaluronico, infatti come detto contiene ioni microscopici di diametro variabile tra i 25 e i 45 micron: questi, una volta iniettati con piccoli aghi nella zona desiderata, si depositano nei tessuti stimolandone la crescita e incrementando la produzione di collagene. Quindi non si tratta soltanto di un riempitivo, ma anche di un promotore di rigenerazione tissutale.
Proprio per questa caratteristica, e nonostante l’alta densità, resa e durata della calcioidrossiapatite sono leggermente maggiori rispetto a quelle dell’acido jaluronico.

ZONE TRATTABILI E NON
Data l’alta densità del prodotto, la calcioidrossiapatite è indicata per il rimodellamento dei contorni del viso, come il profilo del naso, la zona mandibolare e il mento, ma anche come riempitivo per zone piuttosto ampie come gli zigomi o di rughe particolarmente profonde. Al contrario è poco adatto a rughe superficiali e zone delicate come l’area periorale, i solchi naso-genieni e le labbra. Nonostante questo filler possa durare anche fino a 12 mesi a seconda dei pazienti, è ovviamente necessario ripetere più volte il trattamento per prolungarne l’effetto.

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