Endopeel (lifting non chirurgico) è una tecnica di medicina estetica che consiste nel rimodellamento e riposizionamento dei tessuti molli attraverso metodi non invasivi, mantenendo inalterati massa e volume degli stessi in fase pre e post trattamento. Tale tecnica è tridimensionale, può essere applicata nell’ambito di protocolli medico-estetici o chirurgici e conduce a risultati immediati.
PREMESSE
Durante il naturale processo di invecchiamento, vari organi e tessuti del corpo affrontano prima un’ampia fase anabolica (durante le prime tre decadi di vita) e in seguito una fase catabolica, che è più lenta e irreversibile (dalla quarta all’ultima decade di vita).
Durante la fase anabolica la pelle è luminosa, vellutata, con buoni livelli di elasticità e turgore. È presente una massa muscolare tonica.
La fase catabolica ha inizio nella quarta decade d’età e in molti casi accelera notevolmente nel corso della settima. Durante questa fase la pelle perde lucentezza e si verifica la comparsa di rughe e macchie senili, in gran parte foto-indotte. Lo strato dermico inizia inoltre a mostrare segni di lassità a causa della diminuzione delle proteine responsabili dell’elasticità cutanea, come il collagene e i glicosaminoglicani/GAGs. La massa muscolare perde progressivamente volume e tono.
Gli effetti antiestetici più evidenti che ne conseguono sono la progressiva ptosi (caduta verso il basso) del complesso muscolo-fasciale e dei tessuti sovrastanti, l’atrofia muscolo-adiposa (svuotamento dei volumi corporei) e le già citate degenerazioni della cute, di natura endogena ed esogena (danni solari).
LA SOLUZIONE ENDOPEEL
Endopeel permette di realizzare un lifting progressivo e non invasivo attraverso strumenti di natura chimica e non meccanica. Agisce contemporaneamente su tutti i tessuti soggetti agli effetti visibili dell’invecchiamento: muscolare, adiposo, cutaneo e sottocutaneo.
Come suggerito dal nome, “Endo-peel”, la tecnica si compone di due fasi: una prima iniettiva, che agisce dunque internamente (“Endo-“), a livello intramuscolare, e una seconda più superficiale che consiste in un leggero peeling chimico bioristrutturante (“-peel”).
La prima fase prevede l’applicazione preventiva di un anestetico locale (Lidocaina o Tetracaina) per desensibilizzare i tessuti, quindi si procede con la mappatura delle aree da trattare con una matita dermografica. Terminata la preparazione, vengono effettuate delle iniezioni intramuscolari mirate e selettive di una soluzione oleosa brevettata, composta da Acido Carbolico (5%) e olio di arachidi. La dose media per iniezione è di circa 0,05 ml e la distanza tra ciascun punto è approssimativamente di 1,0 cm.
L’Acido Carbolico, noto anche come Fenolo, costituisce di norma una base forte troppo aggressiva per i tessuti vascolari, ma la sospensione in olio, anziché in acqua, permette di adeguarne il PH a quello del sangue umano, rendendo la soluzione iniettabile. L’inoculazione dell’acido carbolico provoca un progressivo incremento del tono muscolare basale a livello delle miofibrille, mentre nel tessuto sottocutaneo innesca un processo infiammatorio e rigenerativo.
La seconda fase del trattamento Endopeel consiste nell’applicazione sulla cute di un peeling all’acido tricloroacetico/TCA (8-12%), molto leggero per scongiurare il rischio di successive iperpigmentazioni.
PROTOCOLLO TERAPEUTICO
Per quanto l’effetto lifting sia immediato e visibile già dopo 30 minuti dal primo trattamento, la tecnica Endopeel esplicita la sua massima efficacia nel lungo periodo, grazie all’effetto di sommazione dello stimolo che si verifica nell’arco di più sedute. Bisogna quindi concordare col paziente sia i periodi di follow up che i trattamenti di mantenimento per garantire e amplificare il plateau di risultato visibile.
La cadenza delle sedute va regolata in questo modo: la seconda e la terza seduta rispettivamente a 1 e 2 mesi di distanza dalla prima, la quarta e la quinta a 4 e 6 mesi, la sesta a 11 (es. 1 gennaio, 1 febbraio, 1 marzo, 1 maggio, 1 luglio, 1 dicembre). Il secondo anno sono sufficienti tre sedute distanziate di 3 mesi, il terzo anno un trattamento ogni 6 mesi e infine dal quarto anno è possibile limitarsi a una sola seduta di mantenimento ogni 12 mesi.
Endopeel è una tecnica applicabile a qualsiasi area del corpo soggetta a ptosi e atrofia muscolo-adiposa, in particolare viso, collo, décolleté, mani, glutei e interno cosce.
CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI
Il trattamento è sconsigliato ai pazienti con ipersensibilità nota alle noci (in particolare arachidi), a portatori di cardiopatie, disturbi ai reni, al fegato o con pregresso edema di Quincke, nonché alle donne in gravidanza o allattamento.
Tra i possibili effetti collaterali si riscontrano edemi (soprattutto tra pazienti che fanno uso di tabacco o alcol), ecchimosi e prurito, che in ogni caso regrediscono nell’arco di pochi giorni.
RISULTATI E CONCLUSIONI
Nell’ambito della ricerca internazionale (Germania, Svizzera, Spagna), sono stati acquisiti oltre 1000 casi clinici nell’arco degli ultimi otto anni. Alla luce dei dati raccolti, possiamo definire il trattamento Endopeel estremamente efficace e sicuro.