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lifting, medicina estetica, acido eolico, Endopeel

Endopeel è una tecnica di medicina estetica che permette di realizzare un lifting progressivo e non invasivo con strumenti di natura chimica e non meccanica. Agisce contemporaneamente su diversi fronti per contrastare i tipici segni di invecchiamento dei tessuti muscolare, adiposo, cutaneo e sottocutaneo.

L’INVECCHIAMENTO DEL VOLTO

Se consideriamo il ruolo svolto quotidianamente dal volto come strumento di relazione e di presentazione del sé al mondo, non stupisce che i suoi mutamenti indesiderati possano costituire un motivo di profondo disagio.
Purtroppo il volto è anche l’area del corpo in cui gli effetti dell’invecchiamento appaiono più precocemente, sia per la costante esposizione agli agenti atmosferici, sia per la sollecitazione meccanica costituita dalla mimica facciale.
Al termine della terza decade d’età, la pelle ha già perso in parte la sua lucentezza e cominciano a manifestarsi le prime rughe e macchie senili, in gran parte foto-indotte. Lo strato dermico inizia inoltre a mostrare segni di lassità a causa della diminuzione delle proteine responsabili dell’elasticità cutanea, come il collagene e i glicosaminoglicani/GAGs. La massa muscolare sottostante perde progressivamente volume e tono.
Tutti questi fattori contribuiscono col tempo alla ptosi, o caduta verso il basso, delle strutture del terzo medio e inferiore del viso, creando i presupposti per la comparsa dei solchi naso genieni (noti popolarmente come “rughe della marionetta”) e dell’antiestetico “codice a barre” (rughe verticali che interessano l’area tra naso e labbro superiore). Endopeel fornisce una soluzione non invasiva, efficace e duratura per preservare in particolar modo la freschezza del terzo inferiore del volto.

 

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ANATOMOFISIOLOGIA DEI MUSCOLI DEL TERZO INFERIORE DEL VOLTO

L’area intorno alla bocca è costituita da un complesso sistema di muscoli, tra i quali il muscolo orbicolare della bocca (orbicularis oris) che circonda la cavità orale, il muscolo elevatore del labbro superiore (levator labii superioris), il buccinatore (buccinator) che tende gli angoli della bocca lateralmente, il muscolo depressore che li piega verso il basso (depressor anguli oris), e infine il muscolo risorio (risorius), che svolge una funzione minore nell’ambito del sistema muscolare analizzato.

Come si può facilmente notare attraverso una valutazione sistematica di questi muscoli (movimenti come fischiare, sorridere, mimare tristezza o disgusto), ogni paziente può presentare ptosi e asimmetrie più o meno importanti, dovute alla perdita di tono non omogenea di alcuni di questi muscoli.

COME FUNZIONA ENDOPEEL

Come suggerito dal nome, “Endo-peel”, la tecnica si compone di due fasi: una prima iniettiva, che agisce dunque internamente (“Endo-“), a livello intramuscolare, e una seconda più superficiale che consiste in un leggero peeling chimico biorivitalizzante (“-peel”).

La prima fase prevede l’applicazione preventiva di un anestetico locale (Lidocaina o Tetracaina) per desensibilizzare i tessuti, quindi si procede con la mappatura del volto con una matita dermografica. Terminata la preparazione, vengono effettuate delle iniezioni intramuscolari mirate di una soluzione oleosa brevettata, composta da Acido Carbolico (5%) e olio di arachidi. La dose media per iniezione è di circa 0,05 ml e la distanza tra ciascun punto è approssimativamente di 1 cm.

La seconda fase del trattamento consiste nell’applicazione sulla cute di un peeling all’acido tricloroacetico/TCA (8-12%), molto leggero per scongiurare il rischio di successive iperpigmentazioni.

 

PROTOCOLLO TERAPEUTICO

Per quanto l’effetto lifting sia visibile già dopo 30 minuti dal primo trattamento, la tecnica Endopeel esplicita la sua massima efficacia nel lungo periodo, grazie all’effetto di sommazione dello stimolo che si verifica nell’arco di più sedute. Bisogna quindi concordare col paziente sia i periodi di follow up che i trattamenti di mantenimento per garantire e amplificare il plateau di risultato visibile.
La cadenza delle sedute va regolata in questo modo: la seconda e la terza seduta rispettivamente a 1 e 2 mesi di distanza dalla prima, la quarta e la quinta a 4 e 6 mesi, la sesta a 11 (es. 1 gennaio, 1 febbraio, 1 marzo, 1 maggio, 1 luglio, 1 dicembre). Il secondo anno sono sufficienti tre sedute distanziate di 3 mesi, il terzo anno un trattamento ogni 6 mesi e infine dal quarto anno è possibile limitarsi a una sola seduta di mantenimento ogni 12 mesi.

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ALTRE SEDI DI APPLICAZIONE

Endopeel è una tecnica applicabile a qualsiasi area del corpo soggetta a ptosi e atrofia muscolo-adiposa: oltre al viso, anche collo, décolleté, mani, glutei e interno cosce.

 

CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

Il trattamento è sconsigliato ai pazienti con ipersensibilità nota alle noci (in particolare arachidi), a portatori di cardiopatiedisturbi ai reni, al fegato o con pregresso edema di Quincke, nonché alle donne in gravidanza o allattamento.

Tra i possibili effetti collaterali si riscontrano edemi (soprattutto tra pazienti che fanno uso di tabacco o alcol), ecchimosi e prurito, che in ogni caso regrediscono nell’arco di pochi giorni.

RISULTATI E CONCLUSIONI

Nell’ambito della ricerca internazionale (Germania, Svizzera, Spagna), sono stati acquisiti oltre 1000 casi clinici nell’arco degli ultimi otto anni. Alla luce dei dati raccolti, possiamo definire il trattamento Endopeel estremamente efficace, purché si presupponga una chiara e precisa valutazione del sistema muscolare sopra descritto.

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